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Il clima e il territorio di Marta sul lago di Bolsena


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Il paese di Marta sotto la neveMarta (VT) è un piccolo comune laziale della Tuscia viterbese che sorge ad un'altitudine di 315 metri sul livello del mare sulla sponda meridionale del lago di Bolsena davanti all'isola Martana, in un ambiente naturale dotato di grande fascino e ancora incontaminato.
Il paese è circondato dalla catena dei monti Volsini, un antico e complesso apparato vulcanico che si snoda intorno al lago con un picco di 690 metri s.l.m. nel Poggio del Torrone tra i comuni di Castel Giorgio (TR, Umbria) e Bolsena (VT).

L'altimetria del territorio è la più bassa dell'intero circondario lacustre e infatti rappresenta la zona più bassa dei monti Volsini (nella parte meridionale del lago di Bolsena non vi sono colline alte più di 450-500 m s.l.m.), rappresentando un andamento piuttosto dolce che degrada in direzione della Maremma laziale, verso Tuscania e infine al mar Tirreno.
Le aree dei rilievi Volsini che circondano il paese sono state solo in parte usate per l'agricoltura e quindi si possono ancora ammirare colline dal colore verde scuro dove sono ancora presenti dei boschi di querce e castagno.
Una parte del territorio di Marta (strada Terra Rossa) risulta essere di un colore rossastro proprio a testimonianza dell'origine vulcanica del territorio, così come accade a Valentano e in molte altre zone intorno al lago di Bolsena.
Il territorio martano, confinante con quelli di Capodimonte, Tuscania, Montefiascone e Viterbo, è prevalentemente pianeggiante ed ha un'altitudine media poco al di sopra di quella del livello del lago.
La natura vulcanica del suolo e il mite clima lacustre rendono particolarmente favorevoli le colture agricole che spesso giungono a lambire le acque del lago e le rive del fiume Marta.
Tramontana a Marta con lago di Bolsena mossoLe coltivazioni prevalenti sono quelle che si riscontrano in tutta l'aerea del bacino vulsino: vite, olivo, cereali, ma anche prodotti orticoli e foraggio.
Una coltivazione strettamente legata al territorio martano è quella della Cannaiola, un vitigno che produce un eccellente vino da dessert. Nel territorio è diffuso l'allevamento ovino.

Il clima della cittadina lacustre è sostanzialmente mite grazie soprattutto alla presenza mitigatrice del lago di Bolsena che crea un microclima lacustre del tutto particolare ma anche per via della vicinanza al mar Tirreno. Le estati risultano quindi per lo più calde o molto calde, ma in genere non eccessivamente grazie alle costanti brezze di lago (come la Vattuta, debole vento fresco da nord-est nelle mattinate estive di bel tempo) e di mare (nel pomeriggio) mentre gli inverni sono piuttosto umidi e generalmente miti grazie appunto alla presenza e all'influenza mitigatrice da parte del lago dove solitamente è raro scendere sotto gli zero gradi, ma spesso spirano forti venti di tramontana (possono arrivare a toccare anche gli 80-100 km/h data anche la completa esposizione del paese ai venti da nord) che possono perdurare anche per una settimana, rendendo il lago agitato (vere e proprie lagheggiate!) e accentuando notevolmente la sensazione di freddo.
Un proverbio tipico martano riferito al vento di tramontana (proprio dei pescatori locali) dice "quando nasce di notte non dura più di un piatto di fave cotte", stando a significare che quando il vento di tramontana nasce di notte dura poco. Ma si dice anche "se la tramontana vie' de giorno può durà un mese e 1 giorno", cioè che se la tramontana inizia a soffiare di giorno potrebbe durare anche parecchi giorni.

Isola Martana vista da MartaInoltre il lago è in grado di intensificare temporali che passano sulla sua superficie e determinare o meno nevicate sulle sue sponde a seconda del tipo di ventilazione presente. In alcune circostanze può anche inibire precipitazioni durante una perturbazione rendendo il cielo un po' meno nuvoloso.
Per queste ragioni il lago di Bolsena è in grado di influenzare decisamente i paesi posti sulle sue rive grazie al suo particolare clima.
Dai un'occhiata anche alle analisi delle precipitazioni medie nel bacino del lago di Bolsena.

Con le irruzioni d'aria fredda e i conseguenti venti da nord, Marta e in generale tutto il versante meridionale del lago risultano piuttosto miti in quanto questo tipo di ventilazione passando sopra le acque del lago tende in una sorta di riscaldamento grazie al calore che emana l'acqua stessa, in special modo durante la notte quando il fenomeno della dispersione di calore è più accentuata.
Proprio durante le nottate invernali e il cielo sereno, in assenza di vento, è spesso possibile osservare del "fumo" provocato dal calore del lago a contatto con l'aria fredda che scorre appena sopra la superficie dell'acqua, creando così una particolare densa foschia sul lago, fenomeno chiamato più propriamente col termine di "nebbia da umidificazione".

Neve a Marta sul lago di BolsenaLa neve a Marta è generalmente rara e accade quasi esclusivamente con venti da nord-est a differenza delle colline circostanti (monti Volsini) dove la neve scende in più occasioni.
In ogni caso le condizioni ideali per vedere la neve sul lago è quando si instaura il classico "scorrimento umido" (in gergo meteorologico detto anche "nevicata da sovrascorrimento"), cioè quando l'aria più mite e umida proveniente dal mar Tirreno, apportatrice di nubi e fenomeni, scorre da ovest al di sopra dello strato più freddo presente in prossimità del suolo con venti da nord-est. L'aria mite e umida proveniente dal Tirreno porta quindi le nubi e le precipitazioni mentre al suolo l'aria fredda da nord-est mantiene basse le temperature traducendosi nelle nostre zone, ma in genere un po' su tutto il settore tirrenico centrale, in una sola cosa: la neve!
Vale la pena ricordare il 27 gennaio 2005 (giovedì) quando una "nevicata da sovrascorrimento" produsse circa 25 cm di neve fresca a Marta, anticipata però da violenti rovesci di grandine e graupeln. Inoltre durante la nevicata si verificò anche un raro temporale nevoso.
Neve a Marta sul lago di BolsenaGli "sfondamenti" da est, ossia quando le nubi riescono a valicare l'Appennino verso ovest durante le irruzioni fredde da nord-est, sono molto rari se non del tutto assenti. La barriera appenninica presente ad est inibisce infatti quasi del tutto le nubi e gli annessi eventuali fenomeni nevosi ad ovest, pur con temperature ideali al suolo per la caduta della neve.

Insieme alla neve anche la nebbia (seppur maggiormente presente) è abbastanza rara nel paese nonostante la presenza del lago dove si manifesta invece maggiormente il fenomeno della foschia e la cosiddetta inversione termica grazie alla quale la sera/notte la temperatura scende improvvisamente di diversi gradi quando d'inverno il vento è molto debole o completamente assente e il cielo sereno.
A tal proposito l'inversione termica a Marta si manifesta generalmente tra le ore 17/18 e le 6 di mattina con un debole vento proveniente da sud-ovest ma spesso viene intervallato durante la notte da un flusso ancor più debole da ovest che fa di nuovo aumentare di qualche grado la temperatura.
Dal grafico sottostante è possibile notare il continuo saliscendi della temperatura tra le 3 e le 5 con un continuo cambio di direzione del vento tra sud-ovest e ovest (notare inoltre l'andamento termico nelle ore precedenti dove si manifesta anche lì, seppur in modo meno evidente, il fenomeno).

Il vento da sud-ovest probabilmente trasporta sulla cittadina di Marta sacche di aria fredda dalla valle della collina che le sta appena dietro (monte di Marta) mentre il vento da ovest che si attiva successivamente tende a spazzare via questo vento e riporta la temperatura allo stato normale rompendo così di fatto l'effetto dell'inversione termica, la quale può nuovamente iniziare appena il vento si dispone da sud-ovest.
Marta ad ovest non ha il lago e quindi questo aumento termico non è dovuto al microclima lacustre.


Lagheggiata ghiacciata a MartaNon rare sono le cosiddette lagheggiate gelate, ossia quando il forte vento da nord (in particolare grecale da nord-est) fa sbattere le onde del lago sui muraglioni del lungolago creando spettacolari stalattiti sugli stessi, sugli alberi e sulle fontane nonché sul lungolago stesso grazie al clima molto freddo presente.
Quando avvengono, per la maggior parte delle volte si tratta del Burian, il vento gelido proveniente dalla Siberia.
Queste "lagheggiate gelate" sono quasi esclusivamente presenti sulla sponda meridionale del lago nei comuni di Marta e Capodimonte ma anche sulla porzione di lago di Montefiascone considerato che avvengono, appunto, con venti freddi da nord, risultando spesso meta di molti turisti e visitatori accorsi per vedere questo spettacolo che il lago offre di tanto in tanto. Sulla sponda settentrionale del lago (zona di Bolsena), invece, non si manifesta questo fenomeno perché, come normale che sia, nella parte di lago dove spira per prima il vento le acque si presentano spesso calme o quasi, e questo accade infatti nella zona di Bolsena con i venti da nord. Al contrario, si potrebbe manifestare il fenomeno della "lagheggiata ghiacciata" anche a Bolsena con i venti meridionali in quanto decisamente più esposta ma in questo caso i venti sono di solito molto più temperati e la temperatura di certo non troppo bassa.

Forte tramontana a Marta con il lago di Bolsena molto mossoVa ricordato naturalmente che il lago di Bolsena non gela mai nemmeno in minima parte, soprattutto per il fatto che in queste condizioni le acque sono quasi sempre molto agitate per il forte vento che spira da nord (non permettendo così di fondere il ghiaccio) ma anche per la temperatura dell'acqua che si mantiene ben al di sopra degli 0 °C e per la notevole profondità del lago (154 metri). Al contrario, il vicino lago Trasimeno spesso ghiaccia nonostante sia ben più grande ma a differenza del lago di Bolsena risulta molto più basso (profondità massima di soli 6 metri!) ed è proprio per questo che non di rado ghiaccia sulle rive. Infatti pur essendo più esteso di Bolsena, contiene molta meno acqua per la bassissima profondità, e contendendo meno acqua ha meno calore al suo interno, avendo così più probabilità di ghiacciarsi rispetto al lago di Bolsena.

Rare ma possibili da osservare durante giornate di forte maltempo sono delle piccole trombe d'acqua sul lago di Bolsena.
L'aria particolarmente salubre per l'assenza di industrie e la vicinanza al lago rende Marta un luogo di interesse ambientale da scoprire e da salvaguardare.
I terremoti sono generalmente rari e di lieve intensità: da ricordare però il febbraio 1971 quando la vicina Tuscania fu semidistrutta da un terribile terremoto provocando ben 22 morti mentre a Marta la scossa fu avvertita ma senza provocare danni significativi, creando per lo più solo un gran panico tra la gente.

Temporale sul lago di BolsenaI maggiori apporti pluviometrici si hanno nelle due stagioni di mezzo ovvero in autunno e in primavera con l'arrivo delle grandi perturbazioni da ovest, con una media annua che si attesta intorno ai 1000 mm.
Non di rado la zona del lago di Bolsena (compresa quindi Marta) e la vicina bassa Toscana con la Maremma sono oggetto di alluvioni lampo con ingenti accumuli di pioggia in poche ore. Fortunatamente, in questi casi, generalmente a Marta non si vengono a creare particolari disagi, almeno sulle sponde del lago.
La temperatura media annuale è di 15.3 °C, con il mese più freddo gennaio (temperatura media di 7.4 °C) e quello più caldo agosto (temperatura media di 24.7 °C). [dati riferiti all'anno 2011]

- Testo scritto da Luca Viviani -



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Cartografia con altimetria di Marta


L'altitudine del lago di Bolsena è pari a 304 m s.l.m. mentre i monti Volsini che lo circondano arrivano a sfiorare i 700 m s.l.m.