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Storia, pesca e informazioni sul Lago di Bolsena
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IL CLIMA DEL LAGO DI BOLSENA
LAGHEGGIATA GELATA 1996 A MARTA
WEBCAM MARTA (VT)
Il lago di Bolsena, il "lago degli Etruschi" tra pesca e turismo nella Tuscia viterbese
"... a specchio del lago leggermente perlaceo,
il quale, immobile, rispecchia così limpidamente
il cielo, da parere che questo passi e continui
sotto al cerchio dorato e che le due isole,
siano due navi aeree sospese nell'infinito".
(Corrado Ricci, 1928)
Il lago di Bolsena (anticamente in latino Lacus Volsinii) è situato nell'alto Lazio in provincia di Viterbo nella caldera principale del complesso vulcanico Vulsinio vicino al confine con Umbria e Toscana nell'Italia centrale, più precisamente nell'alta Tuscia. Dista circa 20 Km dal capoluogo Viterbo, 42 Km dal mar Tirreno e 105 Km da Roma.
Sulle rive del lago viterbese sorgono i graziosi borghi di Bolsena, Marta e Capodimonte.
Il lago di Bolsena ha forma ellittica, un'altitudine di 304 metri sul livello del mare e vanta una superficie di 114 km². Presenta inoltre una profondità massima di 154 metri, un perimetro di 43 km e un diametro di 14 km. Vi emergono due isole, la Bisentina e la Martana, emerse come residui di crateri vulcanici del lago ed è circondato in buona parte dalle dolci e boscose colline dei monti Volsini.
Il fiume Marta è l'unico emissario del lago mentre invece sono presenti diversi immissari di modesta portata che scendono dalle colline intorno e vanno ad alimentare, in parte, le acque dolci del bacino lacustre.
Il lago di Bolsena rappresenta il più grande lago d'origine vulcanica in Europa, il più grande del Lazio e il 5° in Italia per estensione.
Formatosi oltre 300.000 anni fa, la sua origine viene attribuita alla fusione di più crateri vicini le cui pareti divisorie sarebbero state erose nel corso dei tempi.
Oltre alla caldera principale di Bolsena, oggi occupata dalle acque del lago, sono ben visibili dall'alto le vicine caldere di Latera e Montefiascone, proprio a testimonianza di un'antica attività vulcanica così come la tipica composizione scura della sabbia sulle spiagge. Le due isole rappresentano i residui di due coni eruttivi subacquei formatesi circa 132.000 anni fa quando il lago era già esistente.
Nel corso dei millenni le ceneri vulcaniche, consolidandosi, formarono il tufo, quella roccia tenera usata come materiale di costruzione, in quest'area, fin dai tempi più remoti. Altre rocce più consistenti come il peperino, il basalto, il nenfro, sono state utilizzate per sculture. Alcune rocce più leggere, pomici e lapilli, hanno originato modesti rilievi e colline un po' ovunque dove spicca, tra i comuni di Bolsena e Castel Giorgio, il Poggio del Torrone con i suoi 690 metri sul livello del mare. Notevole resta la collina di lapillo rosso di Valentano. Nei calanchi di Bagnoregio, sotto lo strato di depositi vulcanici, si trovano conchiglie fossili presenti negli strati dei fondali marini emersi.
Con il tufo sono stati costruiti tutti i centri storici che si trovano nell'apparato vulcanico: Orvieto, Tuscania, Civita di Bagnoregio, Grotte di Castro, Sovana, Sorano, Pitigliano, Marta, Bolsena, Capodimonte, Valentano. Si tratta di un patrimonio culturale notevole e assai caratteristico, che si integra perfettamente con quello naturale.
Alimentato principalmente da acqua piovana, il lago ha numerosi immissari di portata modesta mentre il fiume Marta, unico emissario, nasce dal porto dell'omonimo centro abitato e sfocia dopo 54 km di tragitto nel Mar Tirreno nei pressi di Tarquinia.
Complessivamente il ricambio delle acque viene stimato in circa 120 anni.
Il lago di Bolsena dà certamente un senso di pace e tranquillità nel quale si può decidere di fare una vacanza o una gita in totale relax lontano dalle caotiche città e immersi nel verde della natura che lo circonda dove non è raro incontrare per le strade animali selvatici ma attenzione a non sottovalutare la pericolosità del lago durante le fasi di intenso maltempo o forte vento: alcune persone sono infatti decedute per annegamento o malore in seguito alle onde del lago, alte in certe situazioni fino a 2 metri, provocate da improvvise raffiche di tramontana o libeccio tali spesso da far cogliere impreparati quando si naviga in barca o, ancor peggio, in canoa, windsurf e se si nuota a largo dalla costa.
In genere questa ventilazione improvvisa rischia di farci portare a largo in brevissimo tempo perciò bisogna prestare sempre la massima attenzione.
Inoltre, dato che il lago è "chiuso", nelle profondità sono presenti delle insidiose correnti lacustri, pertanto vi invitiamo a dare prima uno sguardo alle previsioni meteo e alle condizioni del tempo attuali ma anche a leggere attentamente le norme di sicurezza del lago, in particolare se si vuole andare in canoa, fare snorkeling o nuotare più a largo.
Il lago di Bolsena viene definito "il lago che si beve" perché fino agli anni '50 le sue acque erano considerate potabili e rappresenta ancora oggi uno dei laghi più puliti d'Italia nonché d'Europa e risulta inoltre essere interamente balneabile attirando ogni anno un gran numero di turisti, in particolar modo nei mesi estivi (controlla la temperatura del lago).
È un lago piuttosto pescoso con varie specie ittiche presenti (tra cui la tinca, il luccio, cavedano, carpa, coregone, persico, latterino, anguilla, granchio e gambero di fiume) dove per pescare viene utilizzato molto il bertovello, una particolare rete da pesca, e dove viene praticato spesso il carpfishing (pesca sportiva delle carpe).
[Scopri come pescare nel lago di Bolsena e come ottenere la licenza di pesca]
Sono presenti anche rare piante acquatiche oltre ad oche e anatre che vi stazionano così come cigni, folaghe e oche canadesi.
Nella cittadina di Marta, sulla sponda meridionale del lago, è presente un incubatoio ittico situato nella località Borgo dei pescatori con lo scopo di assicurare la riproduzione artificiale di alcune specie ittiche in aiuto a quella naturale che avviene nel lago.
Esso è dotato di 60 bottiglie di zug che hanno la capacità di incubare circa 3 quintali e mezzo di uova di pesce (soprattutto coregone) e che utilizzano, per il ciclo, l’acqua stessa del lago.
Gestito dalla 'Cooperativa Pescatori di Marta', fu inaugurato nel 1996 con lo scopo di ripopolare la fauna ittica e per garantire il sostentamento ai pescatori del lago di Bolsena.
Nel 1990 i comuni del comprensorio del lago di Bolsena hanno realizzato un collettore circumlacuale per la raccolta delle acque reflue e conseguente convogliamento all’impianto di depurazione Cobalb, sito a circa 4 Km dal paese di Marta in direzione Tuscania sull'argine sinistro del fiume Marta per evitare sversamenti e quindi inquinamento sia nel lago che nel fiume stesso.
Nel 2005 la foce del fiume Marta insieme a quella del torrente Arrone sono stati proposti come siti di interesse comunitario.
Sulle fertili sponde ai boschi di querce e castagni si alternano coltivazioni di vite, olivo e ortaggi.
In epoca etrusca il lago di Bolsena svolse la funzione di spartiacque tra i territori di due tra le maggiori città/stato d'Etruria: Vulci, posta sulla riva destra del fiume Fiora non lontano dalla costa tirrenica, e Velzna (l'antica Orvieto), situata sulle rive del Paglia in prossimità della valle del Tevere.
Le sponde fin dall'antichità erano già abitate con la città etrusca di Vesentum e Bolsena. [leggi l'articolo "dalla preistoria agli Etruschi nel lago di Bolsena"]
Alcuni studiosi affermano che ancor prima nel lago, un tempo con un livello delle acque molto più basso di oggi, erano presenti delle palafitte e che probabilmente nei fondali ci siano tuttora antichi reperti. Sempre gli studiosi affermano che vi era anticamente una strada che collegava l'isola Martana alla spiaggia di Marta (località Kornos).
Molti i ritrovamenti e le scoperte storiche di epoca romana ed etrusca, specie nei fondali del lago (vedi Gran Carro e le Piroghe del lago di Bolsena e gli antichi porti di Bisenzio e isola Martana).
Sempre anticamente, il lago veniva chiamato "Lago di Bolsena e di Marta" (leggi le denominazioni del lago di Bolsena).
Da leggere è la storia della città etrusca di Cornossa, che era ubicata in prossimità della cittadina di Marta.
Intorno al 1900 il livello del lago si era notevolmente alzato e specialmente in giornate di forte tramontana l'acqua andava a lambire in modo diretto le abitazioni di Marta tanto da rendere necessario lo spostamento in barca. Per questo Marta veniva chiamata "la piccola Venezia del lago".
In seguito fu poi costruito un lungo muraglione con davanti grossi massi per ovviare al problema, soprattutto nel caso di onde alte in presenza di forte ventilazione da nord.
Nel 1695, a seguito di un forte terremoto nella vicina città di Bagnoregio, alcuni storici affermano che una frana crollò nel lago provocando una sorta di tsunami con onde alte 3-4 metri che si spinsero per oltre 3 Km nelle campagne circostanti.
Durante la II Guerra Mondiale nei cieli della Tuscia molti aerei furono abbattuti e alcuni caddero nelle acque del lago di Bolsena dove ancora oggi vengono spesso ritrovati nei fondali dai sub insieme anche a delle bombe inesplose (quest'ultime rinvenute persino in acque basse!), che vengono poi fatte riaffiorare e brillare dagli artificieri in aree sicure.
Il clima del lago sulle sponde è generalmente piuttosto mite con rare nevicate ma in inverno spesso spirano forti e freddi venti da nord arrivando a toccare anche punte di 80-100 Km/h, tanto da guadagnarsi l'appellativo di “lago del vento”, rendendo le acque molto agitate, specie sulla sponda meridionale, che risulta però (contrariamente a quanto spesso si pensa) essere la zona più mite durante i venti da nord proprio per il fatto che il vento passando sulla più calda superficie del lago tende in una sorta di riscaldamento mitigando così molto il paese di Marta e in genere un po' tutta la sponda meridionale del lago di Bolsena.
Il clima del lago di Bolsena è quindi adatto in particolar modo ai bambini e agli anziani per l'aria salubre ma soprattutto a tutte quelle persone che, esauste della frenetica vita di città, vogliono godersi un periodo di relax in un ambiente naturale e ancora incontaminato.
Non rare sono le cosiddette lagheggiate, ossia quando il forte vento di tramontana fa sbattere le onde del lago sui muraglioni creando spettacolari stalattiti di ghiaccio sugli alberi e sulle fontane nonché sul lungolago grazie al clima molto freddo presente.
Sono quasi esclusivamente presenti sulla sponda meridionale del lago nei comuni di Marta e Capodimonte ma anche sulla porzione di lago di Montefiascone e Gradoli.
Nel lago è presente il curioso fenomeno delle sesse mentre non è difficile osservare durante giornate di forte maltempo delle piccole trombe d'aria sul lago.
I principali centri del lago sono Bolsena, Marta e Capodimonte che soprattutto d'estate, grazie alla loro posizione diretta sul lago, diventano grande meta turistica.
I paesi intorno al lago di Bolsena sono considerati ufficialmente 8 ma nelle immediate vicinanze troviamo anche le cittadine di Bagnoregio, Tuscania, Pitigliano (GR), Acquapendente, Canino, Latera, Castel Giorgio (TR) e Onano.
A pochi chilometri di distanza troviamo anche la "città dei Papi" Viterbo e Orvieto (TR) nonché il monte Amiata.
In particolare, nel vicino paese di Bagnoregio troviamo i calanchi, colline in continua erosione ed instabili su cui poggia Civita di Bagnoregio, famosa per essere definita "la città che muore" proprio perché il terreno su cui poggia è molto instabile ed è per questo che attualmente risulta abitata da sole 17 persone (la maggior parte della popolazione col tempo si è trasferita nella limitrofa Bagnoregio).
A Bolsena è da visitare il Parco di Turona mentre a Viterbo, a pochi Km dal lago, possiamo scoprire le famose terme, utilizzate in passato anche dai Papi.
L'isola Bisentina, facente parte del territorio comunale di Capodimonte dal quale dista circa 3 Km, possiede al suo interno ben 7 piccole chiese e magnifici giardini all'italiana. Il monumento più imponente è certamente la chiesa dei santi Giacomo e Cristoforo del 1500. L'isola Bisentina rappresenta la più grande e verdeggiante delle due isole del lago di Bolsena. In passato è stata proprietà della famiglia Farnese e residenza estiva dei Papi.
La piccola altura presente sull'isola (monte Tabor), immersa nel verde della natura, offre uno splendido panorama su tutto il lago di Bolsena. L'isola è attualmente proprietà privata e quindi non visitabile ma è possibile aggirarla e ammirare da vicino grazie a un apposito battello che parte dalla vicina Capodimonte e da Bolsena.
L'isola Martana si presenta, al contrario, con un aspetto più aspro e selvaggio rispetto alla "sorella" Bisentina ma non per questo risulta meno interessante. L'isola, ricca di storia, è situata nel territorio comunale di Marta ad appena 2 Km dall'abitato e non è al momento visitabile perché privata.
Sicuramente visitata dagli Etruschi, probabilmente anche dai Romani, l'isola Martana è storicamente famosa per la detenzione di due incredibili donne: Cristina, martire e patrona di Bolsena, dove furono detenute le spoglie, e Amalasunta, figlia del re ostrogoto Teodorico e successivamente alla morte del padre regina degli Ostrogoti, dal carattere deciso e diplomatico, che si alleò con i Goti ma che successivamente, tramite un complotto di questi col cugino Teodato, fu dapprima imprigionata nell'isola e quindi uccisa nel 535 d.C.
Secondo alcuni studi un tempo l'isola era collegata alla terraferma tramite una stradina, ora sommersa, detta "la strada di Amalasunta". Sull'isola Martana è inoltre presente una sorgente di acqua minerale ferruginosa.
Entrambe le isole sono popolate da fauna selvatica, in particolare di gabbiani che vi nidificano.
Recentemente il lago è stato proposto come candidatura all'inserimento nel Patrimonio dell'umanità dell'Unesco.
È inoltre possibile effettuare un giro intorno al lago di Bolsena e le due isole con un battello.
Nell'estate 2012 a Marta e in tutta la zona del lago si è svolto il campionato mondiale di Carpfishing.
Negli ultimi anni è stato inserito un percorso ciclabile intorno al lago di Bolsena.
Da visitare, in bici o a cavallo, il percorso naturalistico del fiume Marta.
Il lago offre inoltre occasioni per fare canoa, farsi un giro in barca a vela o sostare con il proprio camper negli appositi campeggi della zona.
Da non perdere durante i mesi estivi i grandiosi spettacoli pirotecnici sul lago, il museo territoriale del lago di Bolsena e gli antichi storici itinerari che costeggiarono il lago di Bolsena quali la via Francigena e il Sentiero dei Briganti.
Il lago di Bolsena è stato ed è spesso oggetto di film televisivi e non di rado è meta di importanti artisti e attori del panorama italiano e non solo.
Molto curiosi e affascinanti sono i misteri e le leggende che avvolgono il lago.
Ottimi i vini locali prodotti: la Cannaiola di Marta, l'Est! Est!! Est!!! di Montefiascone e l'Aleatico di Gradoli.
• Scopri inoltre dove mangiare sul lago di Bolsena, quali sono i piatti tipici della zona, come fare una gita in barca con escursione sul lago di Bolsena e quali sono gli eventi in programma sul lago (vedi anche le feste a Marta).
• Scopri infine dove si trova e come arrivare al lago di Bolsena e cosa visitare.
- Testo scritto da Luca Viviani -
Il lago di Bolsena
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